AgroTrust: tecnologia per la tracciabilità alimentare

Il tema della tracciabilità della filiera agroalimentare è  diventato prioritario per tutte le realtà produttive che puntano ad affermarsi sul mercato grazie alla qualità dei propri prodotti. Le aziende traggono benefici dal riconoscimento della territorialità della produzione, della sostenibilità della catena produttiva, del percorso del prodotto nella fase di trasformazione e distribuzione, in quanto elementi che determinano la qualità e l’igiene degli alimenti. D’altra parte, i consumatori sono immersi in un mercato globalizzato in cui è difficile riconoscere con esattezza l’origine e la natura di un prodotto; per questo, sempre più, chi acquista è interessato ad avere informazioni complete circa la provenienza, la sostenibilità, le fasi di lavorazione, e tanti altri aspetti che contribuiscono a identificare un prodotto di qualità. In altre parole, è interesse di tutti gli attori del mercato la possibilità di un tracciamento della Supply Food Chain.

L’alleato della tracciabilità: la tecnologia

Il celebre slogan “dal produttore al consumatore” racchiude l’esigenza del consumatore: un prodotto genuino, con una storia e un’identità a garanzia, originale e sicuro. Il sistema legislativo nazionale e comunitario ha introdotto una serie di normative, di controlli e di certificazioni per garantire la tutela dei consumatori per ciò che riguarda la sicurezza del prodotto e la trasparenza del processo di produzione e trasformazione. Tuttavia, problemi legati all’inefficienza della catena di controllo o al persistere di episodi di frode e contraffazione rafforzano la necessità di introdurre nuove soluzioni.

Oggi, la risorsa più importante per le aziende è rappresentata dall’innovazione tecnologica: un produttore può dotarsi di strumenti di tracciabilità e certificazione molto più sicuri e precisi in quanto basati sui dati, ed utilizzare la tracciabilità del prodotto come valore aggiunto. Quando resi accessibili e condivisi, i dati diventano il mezzo principale della trasformazione digitale del mercato e del rafforzamento della fiducia tra produttore e consumatore.

Il progetto AgroTrust: Data Spaces per la filiera agroalimentare

È da questi presupposti che è nato il progetto AgroTrust, tra i vincitori del programma i4Trust per la creazione Data Spaces in Europa; un progetto che intende rispondere alle esigenze degli operatori della filiera agroalimentare attraverso la certificazione digitale della qualità del prodotto. L’utilizzo della tecnologia blockchain ricostruisce la storia di ogni prodotto agroalimentare, raccogliendo dati sull’origine, sui trattamenti, sulla distribuzione, e trasformandoli in informazioni a disposizione del consumatore. Una sorta di carta d’identità digitale consultabile su ogni smartphone tramite un lettore di QR Code.

AgroTrust si ispira al paradigma del Digital Twin e, sebbene in questa fase sia applicato all’industria del riso, è una soluzione facilmente scalabile ed applicabile ad altri settori dell’agroalimentare, cereali, frutta, legumi e così via. Il progetto nasce per dar vita ad una soluzione che assicuri la corretta tracciabilità del prodotto per rafforzare la fiducia tra il consumatore e l’intera Supply Food Chain e garantire la sicurezza alimentare dei cittadini, valorizzando gli agricoltori e i prodotti di qualità.

Il consorzio del progetto AgroTrust

  • FIWARE Innova iHub – l’unico Digital Innovation Hub della rete FIWARE in Italia – come facilitatore per l’accesso alla tecnologia Fiware e lo sviluppo di un modello di business innovativo e sostenibile.

  • EzLab, provider di tecnologia per il settore Smart Agri-Food.

  • Image Line, azienda Hi-Tech per l’agricoltura.

  • Riseria Campanini, produttori di riso.

  • Coppo e Garrione Società Agricola, produttori di riso.

  • Finapp, provider di dispositivi IoT per l’agricoltura.

  • Noima, esperti di Risk Management e Cyber Security.

Il programma i4Trust

Il progetto AgroTrust nasce all’interno del programma i4Trust, che si propone di creare nuove modalità di accesso e nuovi spazi di condivisione dei dati nel tentativo di sviluppare servizi innovativi che ruotano intorno al valore dei dati. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea e promosso da tre realtà che centrano le proprie attività nell’utilizzo dei dati: la Fondazione Fiware, nota piattaforma europea basata su tecnologie open source e nata per sostenere la digitalizzazione di imprese e pubblica amministrazione; iSHARE, realtà che da anni porta avanti lo sviluppo di network di condivisione di dati per facilitare lo scambio di informazioni tra diverse organizzazioni dal punto di vista tecnico, amministrativo e operativo; FundingbBox Acelerator, tra le più importanti realtà europee nell’ambito del sostegno alla crescita di start-up e PMI a carattere innovativo.